La pandemia ha spesso comportato nel mondo aziendale la rinuncia verso trasferte di lavoro. Allo stesso tempo ha rivelato quanto sia importante investire in risk e security management e quindi saper riconoscere eventuali minacce cui i dipendenti, in trasferta o meno, sono esposti e di conseguenza utilizzare gli strumenti di prevenzione a disposizione. Tra i protocolli di sicurezza più evidenti in caso di viaggi di lavoro c’è ad esempio l’eventuale rimpatrio dei dipendenti. In un mondo sempre più globalizzato, anche le PMI collegate alle multinazionali diventano sempre più globali aumentando quindi in proporzione i viaggi d’affari dei propri dipendenti. La conseguenza è una maggiore pressione sul datore di lavoro in fatto di responsabilità, valutazione di rischi e pericoli, protocolli da prevedere, ecc.; in un’unica espressione stiamo parlando di travel security management.