Sostenibilità è una delle parole chiave del presente e del futuro: si associa spesso ai consumi, alla gestione dei rifiuti ma quanto incide sulla pianificazione delle trasferte aziendali?

I risultati dell’indagine condotta dalla divisione Research di Travel for business insieme ad Alma Travel tracciano una fotografia chiara dello stato dell’arte delle aziende italiane sulla gestione dei viaggi green e sostenibili: da un lato la consapevolezza dell’importanza di una maggiore attenzione all’ambiente, dall’altro la difficoltà di renderla concreta nelle pratiche aziendali e nelle trasferte. Una dicotomia fra intenzioni e prassi da superare affinché anche il mondo dei viaggi aziendali si possa definire realmente sostenibile.

La ricerca in breve

Destinatari

L’indagine è stata focalizzata su un panel verticale di circa 350 persone che si occupano di business travel e mobilità.

Obiettivi

    • Comprendere i problemi e le opportunità delle soluzioni green e sostenibili nei viaggi di lavoro
    • Valutare e individuare le azioni che la travel industry potrebbe implementare a supporto delle aziende e dei travel manager

Chi abbiamo coinvolto nella ricerca (risposte multiple)

Il panel dell’indagine è composto al 68% da travel manager (acquirente), per il 17.86% da dipendenti della Direzione Generale e per il 10,71% da personale delle Risorse Umane. Seguono viaggiatori (7,14%) e altro (4,5%). (risposte multiple)

Dimensioni delle aziende coinvolte

    • Fino a 100 dipendenti 28,6%
    • Da 101 a 500 (14,3%)
    • Da 501 a 1500 dipendenti (32,1%)
    • Oltre 1501 dipendenti (25%)

Settore

    • Industria e Produzione 32,14%
    • Servizi e Turismo 28,57%
    • Seguono ente pubblico, chimico farmaceutico, oil and gas, retail, altro

Sostenibilità in azienda e viaggi di lavoro

Quanto ritieni importante che una società o un’organizzazione sia in grado di identificare e comunicare i suoi impatti significativi sull’economia, sull’ambiente e/o sulla società?

A questa domanda, ben il 78,57% degli interpellati ha risposto molto importante.

Per entrare nello specifico del nostro argomento, abbiamo chiesto al nostro campione quanto è importante la sostenibilità dei viaggi di lavoro. È risultato che per il 57,14% il tema è molto importante, per il 35,71% importante, e solo per il 7,14% abbastanza e niente. La gran parte degli intervistati ha dunque a cuore la sostenibilità dei viaggi. Un ottimo punto di partenza, dal quale siamo partiti per approfondire in concreto quale potrebbe essere l’impatto della sostenibilità come obiettivo della pianificazione dei viaggi aziendali.

L’intenzione alle soluzioni sostenibili degli intervistati è buona. Alla domanda se sarebbero disponibili a cambiare le abitudini di viaggio se venisse proposta una soluzione più sostenibile o green, il l 75% degli intervistati (3 su 4) risponde di sì. Il 25% rimanente non sa, nessuno sarebbe contrario a priori.

È importante capire quali criteri vengono usati per scegliere i viaggi di lavoro. Sebbene le aziende affermino che la sostenibilità nei viaggi di lavoro sia molto importante (57,1% degli intervistati), alla domanda su quali aspetti siano più rilevanti nella scelta di un fornitore di viaggio, prevalgono la qualità del servizio (64,29%) e il prezzo (50%). L’attenzione alla sostenibilità è minore e pari al 25%. Solo un interpellato su quattro ragiona quindi in base alla sostenibilità, ma quest’ultima potrebbe essere la leva per aumentare la qualità e il controllo del servizio.

Quanto alla fase di prenotazione, il costo del viaggio è ancora uno dei primari criteri di selezione di una prenotazione di viaggio. Segue la sicurezza con quasi il 43%. La selezione di un viaggio a basso impatto ambientale è in quarta posizione con il 25%.

Nel dettaglio:

    • Costo di viaggio 57,14%
    • Sicurezza 42,86%
    • Tempi di viaggio 39,29%
    • Impatto ambientale di viaggio 25%
    • Seguono, con percentuali ridotte, altri criteri come orari e fornitore dei viaggi.

Il divario tra la fase di selezione contrattuale di un fornitore (64,29% su parametro qualità) rispetto alla reale fase di prenotazione (57,14% su parametro costo di viaggio) è accentuato. Il criterio della sicurezza è stabile. In entrambe le fasi, la sostenibilità si posiziona al 25%.

Il prezzo del viaggio è quindi fondamentale. Gli interpellati sarebbero disposti a pagare di più per un servizio di viaggio se fosse più ecologico? Sembra che nutrano dei dubbi sul reale impegno sulla sostenibilità da parte dei fornitori di viaggio. Infatti, una percentuale molto alta, l’82,14%, si dichiara disponibile a pagare di più ma a fronte di garanzie certe da parte del fornitore.

Una domanda dell’indagine verteva su cosa le persone coinvolte valutano prima di intraprendere un viaggio d’affari. È emerso che il 18% effettua un’analisi preventiva per capire se sostituire il viaggio con un incontro virtuale. Il 25% si concentra sugli obiettivi di business, valutando comunque i rischi della destinazione. Per quasi il 30% il viaggio vale la pena solo se è essenziale. Scarsa attenzione agli impatti ecologici: prevale in generale il business aziendale.

Cosa valuti prima di intraprendere un viaggio d’affari?

    • Se il viaggio d’affari è davvero essenziale 28.57%
    • Sicurezza destinazione 25%
    • La possibilità di sostituire il viaggio con una riunione-meeting virtuale 17.86%
    • No analisi, valuto solo obiettivo di business 25%
    • Impatto ecologico inferiore al 5%

Le azioni e gli accorgimenti delle aziende per le trasferte green

Il secondo capitolo dell’indagine analizza le modalità con cui le aziende gestiscono gli obiettivi green e sostenibili.

La prima domanda: società o organizzazione ha messo in atto accorgimenti per la gestione sostenibile dei viaggi di lavoro? (Con possibilità di risposte multiple)

Il 60% delle aziende non ha adottato nessun accorgimento per gestire, organizzare i viaggi di lavoro in ottica sostenibile, mentre il 19% produce un rapporto periodico in cui informa i viaggiatori della loro impronta sostenibile. La stessa percentuale (19%) ha introdotto linee guida e indicazioni su comportamenti più virtuosi da tenere in viaggio. Il 9% ha introdotto un programma di informazione per sensibilizzare i viaggiatori aziendali.
Solo l’8% ha selezionato prima e successivamente inserito i fornitori che offrono un basso impatto ambientale nelle iniziative travel in un travel program.

La sostenibilità non è però al centro della programmazione dei viaggi delle aziende al punto da redigere una Green Travel Policy. I viaggi green e sostenibili non rappresentano una attuale priorità (40%); il 44% delle aziende non dispone di una travel policy con parametri green neanche sotto forma di appendice.

Le ragioni che ne ritardano l’introduzione sono per il 47,83%, una questione di cultura, cioè in azienda manca una cultura per la gestione delle trasferte sostenibili; per il 43,48%, il timore di maggiori costi d’acquisto; per il 30,43%, la mancanza di incentivazione, ovvero il personale che viaggia non è sufficientemente coinvolto o incentivato su questi temi.

A seguire, incidono per il 30% le scarse competenze interne specifiche sul tema dei viaggi d’affari sostenibili; per il 13,04% la difficoltà a ottenere informazioni dai fornitori dei servizi travel; per il 12% la difficoltà nel reperire informazioni tecnico-legislative e servizi specifici.

La gestione degli acquisti e il processo di Request For Proposal (Rfp)?

Il secondo capitolo dell’indagine analizza le modalità con cui le aziende gestiscono gli obiettivi green e sostenibili.

Il 32% del campione ha risposto alla domanda specifica che non è presente in azienda una politica generale d’acquisto che privilegi la sostenibilità. Per il 28% c’è ma solo per alcuni fornitori strategici. Ha risposto di sì il 20%, stessa percentuale non saprei.

Quando è presente una politica d’acquisto che tiene in considerazione anche gli aspetti della sostenibilità nel business travel questa si concentra principalmente nella selezione delle strutture alberghiere (35.9%). Per gli altri servizi travel come air e mobilità l’attenzione è minore (18,3%). Solo un 9,2% per la selezione della agenzia di viaggio TMC

In futuro pensi di introdurre una politica sugli acquisti sostenibili per i servizi Travel?

Buone intenzioni da parte delle aziende sugli obiettivi futuri di introdurre negli acquisti le pratiche Green per il travel management. Tuttavia non sembra essere una priorità per tutto il 2021 e sono poche le aziende che stanno pianificando nuove procedure d’acquisto sostenibili. Il 47.4% ha manifestato l’intenzione di attivarsi, ma sottolineando che gli acquisti e pratiche green non sono una priorità per il 2021. Il 21.1% ha indicato che questo tipo di obiettivi non sono una priorità e la stessa percentuale (21.1%) ha risposto che non lo sa. Solo il 10.5% ha scelto la risposta “Sì a breve e stiamo pianificando”.

Sono a oggi poche le aziende (28%) che sono in grado di quantificare con un reporting il valore delle emissioni CO2 per i viaggi di lavoro. Ben il 60% dichiara di non farlo. Le maggiori difficoltà nel redigere un report delle emissioni CO2 nei viaggi di lavoro sono: per il 45,83%, la reperibilità di informazioni certe e complete per effettuare le analisi; per il 25% delle aziende, sembra non essere una priorità; per il 16,67%, la carenza di sistemi automatici per ottenere i dati delle emissioni di CO2 per i diversi servizi di viaggio;  per l’8,3%, i fornitori di servizio non forniscono i dati e le informazioni pertinenti; per il 4,17%, scarsa fiducia: non si fidano completamente delle informazioni che ricevono.

L’indagine rileva, inoltre, che a oggi solo il 4% compensa le emissioni di CO2. Il 45% dei rispondenti non è a conoscenza delle pratiche di compensazione.

Quando i bilanci ambientali aziendali vengono redatti, c’è una scarsa evidenza per le trasferte di lavoro. Inoltre fa riflettere che il 58% dei rispondenti dichiari di non sapere se la sua azienda li realizza, dimostrando che la comunicazione interna è ancora debole e poco coinvolgente.

Nel dettaglio. La tua azienda redige il bilancio ambientale?

    • Non saprei 28%
    • No 48%
    • Sì 24%

Nei casi in cui l’azienda lo redige, il 58% degli interpellati non sa se le trasferte di lavoro siano inserite nelle linee guida e calcolo del Bilancio Ambientale e il 33% risponde di no. Solo il restante 9% dice di sì.

Certificazioni green e sostenibili

Sembra ci sia una certa superficialità nel valutare parametri e requisiti che riguardano le certificazioni dei fornitori di servizio di viaggio: il 48% degli interpellati ha sentito parlare di certificazioni che attestino l’effettiva messa in pratica di comportamenti sostenibili da parte dei fornitori travel, ma non ha approfondito l’argomento e non ne conosce i dettagli 48%. Il 28% le conosce, mentre il 24% no.

Tuttavia, il 40% delle aziende intervistate dichiara che avere fornitori con certificazioni pertinenti sia molto importante (40%) e importante (32%). Solo per l’1% non è per niente importante 1%.

Molti ritengono che le aziende certificate Esg siano le più affidabili sul mercato. Il 40% dei rispondenti dichiara di conoscere la certificazione Esg e spera che un giorno tutti i fornitori della sua azienda rispetteranno i criteri Esg. Il 44% non ne ha mai sentito parlare.

L’esperienza di Alma Travel

Alma Travel ha introdotto la certificazione ESG e ha ottenuto il Rating A. “Una dimostrazione concreta del nostro impegno per misurare il livello di sostenibilità, ma anche per confermare la nostra filosofia di costante miglioramento. ESG, infatti, non è un traguardo ma una strada da percorrere nel continuo, e noi abbiamo intrapreso questo cammino già da diverso tempo sostenendo progetti ambientali come Tartalove a salvaguardia delle tartarughe marine, o semplicemente con azioni come il cambio del fornitore di energia elettrica con uno che ci rifornisse energia da fonti rinnovabili.

“Per noi la certificazione ESG è la logica conseguenza delle nostre scelte responsabili e speriamo di diffondere il pensiero ESG a molte aziende” ha dichiarato Ricci Riccardo, Business Travel Manager di Alma Travel.

Sostenibilità sociale

Oltre il 70% degli intervistati dichiara che il tema della sostenibilità sociale aziendale è molto importante. Abbastanza importante per il 16.3%, per niente importante per il 12.2%.

Scendendo nel dettaglio di quali iniziative hanno già messo in pratica le aziende, il 60, 87% riguarda il benessere lavorativo, il 56,52% la sicurezza nei viaggi di lavoro, il 56,5% assunzioni di personale in condizioni di disagio, il 43,48% il benessere collettivo e il 34,78% il benessere della vita privata. Staccati, le azioni dedicate alle pari opportunità

(17,39%), il sostegno al patrimonio culturale e paesaggistico (17,29%), i servizi dedicati a persone con disabilità (8,7%), i sostegni economici ai dipendenti (4,35%) e le iniziative di rigenerazione urbana (4%).

Leggi la rassegna stampa:

Repubblica – Infoparlamento

Gli autori della ricerca

Travel for business

Media, marketing e advisory research

Le nostre sono ricerche di mercato qualitative e quantitative, condotte con tecniche evolute. Come divisione Research mettiamo a disposizione strumenti di analisi, di web listening e tutto quanto possa aiutarti a prendere decisioni strategiche e operative.

Alma Travel

Corporate business travel consultant

L’indagine è stata condotta insieme ad Alma Travel. Pioniera in Italia nelle trasferte aziendali, Alma Travel è diventata anche punto di riferimento per gli eventi, meeting, congressi e prodotti turistici.