È stato un vero onore per me essere invitato da Win Travel Global Network, la rete internazionale di agenzie di cui facciamo parte, a parlare di sostenibilità con Glenn Thorsen di Thrust Carbon. Di seguito potete trovare parte dell’intervista.

Vi ricordo sempre che la sostenibilità non è un costo ma una scelta.

Grazie,

Riccardo.

 

D: Riccardo, hai recentemente condotto un sondaggio tra i Travel Manager interessati alla sostenibilità e sui loro piani per introdurla nei programmi di viaggio. Sei rimasto sorpreso da alcune risposte?

R: Ciao John, ciao a tutti, è bello essere qui oggi

Sì tante risposte mi hanno sorpreso e fatto capire che in Italia la strada della sostenibilità è appena iniziata. Abbiamo scelto un campione di 350 aziende equilibrato per numero di dipendenti e fatturato, ma un dato importante è che il 57% delle aziende intervistate contava oltre 500 dipendenti. In Italia le aziende con più di 500 dipendenti sono soggette per legge a presentare ogni anno il rapporto sulla responsabilità sociale d’impresa. Alla domanda chiave: “La vostra azienda prepara un rapporto ambientale?” solo il 24% ha risposto di sì. Sinceramente credo che se non coinvolgi i tuoi dipendenti in un argomento così importante non puoi definire la tua azienda sostenibile. Se vuoi raggiungere un obiettivo incentrato sul sociale o sull’ambiente devi prima di tutto sensibilizzare i tuoi dipendenti al corretto utilizzo delle risorse. Ciò significa che le aziende devono comunicare in modo più efficiente con i propri dipendenti i propri obiettivi di sostenibilità.

È anche importante capire quali criteri vengono utilizzati per scegliere una TMC (Travel Management Company).

Sebbene le aziende affermino che la sostenibilità nei viaggi d’affari sia molto importante (il 57% degli intervistati), nella scelta di una TMC prediligono la qualità del servizio (64%) e il prezzo (50%). L’attenzione alla sostenibilità è inferiore al 25%. Quindi pensano: “Non voglio pagare di più per una TMC sostenibile” ma chiaramente non capiscono che pagheranno la differenza di prezzo in crediti per compensare la CO2 prodotta.

A volte una TMC sostenibile è percepita come un’azienda d’élite che vende servizi ad alto valore aggiunto a un prezzo superiore a quello di mercato. Ecco il primo falso mito da sfatare. La sostenibilità è una scelta. La fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili non rappresenta un costo maggiore; non è un costo maggiore decidere di ridurre il consumo di carta a favore della digitalizzazione; non è un costo maggiore destinare parte dei profitti a progetti che possono aiutare le persone o l’ambiente. Sono solo SCELTE.

 

D: Guardando i risultati, Alma Travel utilizzerà alcune delle informazioni per lavorare con i clienti e dare suggerimenti su come modificare le loro politiche interne?

R: Solo poche aziende (il 28%) sono in grado di quantificare l’impronta di carbonio per i viaggi d’affari e il 60% dichiara di non farlo.

Noi inviamo un rapporto con le emissioni di CO2 alle nostre aziende chiedendo loro di compensarle. Promuoviamo joint venture con i nostri clienti per finanziare progetti sociali o ambientali. Ma non basta: in futuro vorrei indire un concorso per viaggiatori e premiare i più virtuosi. Alla domanda: “pagheresti di più per un servizio di viaggio più ecologico?” gli intervistati sembrano avere dubbi sul reale impegno per la sostenibilità da parte dei fornitori. L’82%, infatti, si è dichiarato disposto a pagare di più ma solo se il fornitore è realmente coinvolto nella sostenibilità. Quindi le TMC devono fare la loro parte di lavoro per far capire il reale coinvolgimento nella sostenibilità.

 

D: Il Covid-19 ha reso i clienti aziendali italiani meno concentrati sui viaggi e quindi la sostenibilità è passata in secondo piano?

R: Alla domanda “Quanto è importante per un’azienda o organizzazione essere in grado di identificare e comunicare i propri impatti significativi sull’economia, l’ambiente e la società?”, il 78% ha risposto che è davvero molto importante.

Tuttavia, non sembra essere una priorità per tutto il 2021 e poche aziende stanno pianificando nuove procedure di acquisto sostenibili. Il 47% ha espresso l’intenzione di agire, ma sottolineando che gli acquisti e le pratiche sostenibili non sono una priorità per il 2021. Credo che questo sia un errore. Prima del Covid-19 abbiamo visto come le aziende sostenibili siano cresciute molto più delle altre. Quando l’economia ripartirà, le aziende sostenibili avranno un vantaggio competitivo significativo e cresceranno ancora più velocemente che in passato.

 

CREDITS
www.travelforbusiness.it
www.wintravel.org
www.thrustcarbon.com

RICCARDO GABRIELE RICCI

RICCARDO GABRIELE RICCI

 

Responsabile commerciale per il Business Travel presso Alma Travel