Ho letto una ricerca commissionata dal nostro network internazionale Wintravel e sono felice di condividere con voi i risultati (in allegato trovate tutta la ricerca in inglese).

Due sono i punti salienti su cui vorrei soffermarmi:

Smart working

Il primo è incentrato sullo smart working o meglio home working visto che con la pandemia il nascente lavoro agile si è trasformato in maniera molto repentina in lavoro da casa.Chi era abituato a viaggiare molto prima della pandemia sicuramente sta apprezzando i nuovi ritmi e il benessere generato dall’home working ma chi si accosta al lavoro in questo periodo e che per forza di cose sta lavorando in un ambiente a lui familiare che è quello casalingo, una sorta di comfort zone, accetterà un domani di lavorare in un contesto tradizionale (nella ricerca li definiscono come 9 to 5 workers)?

Sostenibilità ambientale

Il secondo punto tocca un tema a me molto caro: quello della sostenibilità ambientale. Da una ricerca effettuata dalla IATA si pensa che comunque ci sarà una contrazione dei viaggi di lavoro con una forbice che spazia tra il 13 e il 44% in meno rispetto al 2019.
Questo dato è comprensibile ma allora dobbiamo capire quando è il caso di viaggiare e quando basta una semplice riunione su Zoom. Questa ricerca aiuta con un self assessment a capire quali viaggi potrebbero essere più essenziali di altri e quindi responsabilizza in qualche maniera sia il travel manager che il viaggiatore stesso a un utilizzo sostenibile dei viaggi di lavoro.

Io non voglio fare previsioni su come sarà la travel policy delle aziende in futuro ma sicuramente tutti gli strumenti che ci porteranno a ripensare la stessa guardandola da un differente punto di vista sono i benvenuti.

Grazie per aver letto questo mio pensiero.
Riccardo

CREDITS
www.wintravel.org
www.festive-road.com

RICCARDO GABRIELE RICCI

RICCARDO GABRIELE RICCI

 

Responsabile commerciale per il Business Travel presso Alma Travel